Cosa visitare a Padova?
Hai già pensato di organizzare il tuo meeting a Villa Ottoboni? La nostra struttura si trova a pochi chilometri dal centro di Padova, quindi quale migliore occasione per unire business e piacere?
In questo articolo vi diamo alcuni spunti per scoprire dei luoghi poco visitati di Padova, adatti quindi sia a chi ha già visto la città più volte, ma anche a chi non l’ha mai vista prima.
Volete un’idea originale per creare un’attività di team building? Organizzate un pomeriggio alla scoperta dei luoghi poco visitati di Padova: create un itinerario unico con i luoghi che vi proponiamo qui di seguito e dividete il vostro team in piccoli gruppi.
Ognuno dovrà occuparsi di organizzare la visita in ognuno dei luoghi cercando informazioni, orari e particolarità dei posti. Alla fine ognuno avrà contribuito ad insegnare agli altri qualcosa di nuovo.
Organizzate poi la vostra cena aziendale a Villa Ottoboni, sarà una degna conclusione della vostra giornata all’insegna della scoperta!
Vi elenchiamo qui di seguito i luoghi poco visitati di Padova che meritano (secondo noi) di essere visti almeno una volta:
- Gli affreschi di Giotto e Giusto de Menabuoi. Uno dei cicli di affreschi medievali più famosi al mondo è quello che decora la cappella degli Scrovegni. A realizzarlo fu Giotto, nel 1305, su commissione del nobile patavino Enrico Scrovegni, che voleva esservi sepolto. Altrettanto suggestivi però sono gli affreschi del Battistero di San Giovanni Battista: realizzati da Giusto de Menabuoi nel 1376-78, vi faranno rimanere senza fiato.
- La Scoletta del Carmine. Si tratta di una bellissima chiesetta affrescata posta accanto all’omonima chiesa del Carmine. È un vero capolavoro del trecento padovano. Questo luogo entra sicuramente nella lista dei luoghi poco visitati a Padova, pochissimi infatti ne conoscono l’esistenza. È aperta solo il martedì e il giovedì, quindi ricordatevene quando deciderete di organizzare il vostro convegno a Villa Ottoboni!
- L’orologio di piazza dei signori. Pochi sanno che questo orologio è visitabile all’interno: esso indica oltre alle ore, i mesi, il giro del sole per lo zodiaco, le fasi lunari e i moti dei pianeti.
- L’oratorio di San Giorgio. Dopo una visita d’obbligo alla basilica di Sant’Antonio, vale la pena soffermarsi a visitare anche questo piccolo capolavoro di arte trecentesca. L’oratorio contiene dei meravigliosi affreschi eseguiti tra il 1379 e il 1384 da Altichiero da Zevio .
- Chiesa degli Eremitani. Qui il capolavoro del Mantegna, che aveva affrescato la cappella Ovetari a metà Quattrocento, è stato ridotto in briciole da un bombardamento nel 1944, ma con la tecnologia e molta pazienza è stato recuperato.
- Palazzo Liviano. Il palazzo fu edificato su iniziativa di Carlo Anti, rettore dell’Università di Padova dal 1932 al 1943, che in tale periodo fece ristrutturare molti dei palazzi dell’ateneo invitando a Padova alcuni tra i maggiori artisti nazionali. Il Liviano fu costruito dall’architetto milanese Gio Ponti, che si occupò anche di diversi particolari dell’arredamento interno. Il palazzo contiene il museo di scienze archeologiche d’arte e la meravigliosa sala dei Giganti, oggi utilizzata soprattutto durante concerti.
- Museo del precinema. Ospita la collezione Minici Zotti, composta di vedute ottiche, giochi e strumenti ingegnosi dell’epoca prima del cinema.
- La specola. Altro fiore all’occhiello di Padova è l’osservatorio astronomico, detto anche Specola, che dal 1777 è collocato sull’antica Torlonga del castello. Oggi la struttura è un museo, accessibile mediante visite guidate: numerosi gli oggetti esposti (dai cannocchiali agli strumenti per lo studio della meteorologia) e bellissima la vista sui canali.
- Il Musme. Il Musme (Museo di Storia della Medicina in Padova) è davvero un luogo unico nel suo genere. Merita una visita approfondita. È un museo moderno, interattivo, dove la tradizione si coniuga perfettamente con le nuove scoperte tecnologiche.
Avete deciso cosa volete visitare? Mentre decidete cosa vedere, organizzate anche la vostra giornata business a Villa Ottoboni!